L’idea del salotto nasce per cercare di diffondere cultura su un argomento in generale assai ostico al risparmiatore italiano. Da oltre due anni organizzo eventi durante i quali abbiamo affrontato argomenti di sicuro interesse per i risparmiatori. A fine 2014 ho organizzato un salotto che aveva come argomento il passaggio generazionale. In quel contesto fui supportato dall’Avvocato Filippo Secciani del Foro di Firenze.
Il mondo è in continua evoluzione non solo in ambito finanziario. Si pensi alla possibilità di comunicare gratuitamente con ogni parte del mondo avendo a disposizione una wi-fi, oppure con Google che sta perfezionando un’automobile totalmente automatica. Pochi anni fa non era auspicabile pensare che dovessero essere i risparmiatori a salvare le banche in difficoltà oppure che si potesse vivere un’era di tassi di interesse negativi. Il mondo sta cambiando e va quindi affrontato in modo diverso, con l’aiuto di persone qualificate.
Nel salotto del 29 settembre, nella logica che per affrontare un argomento così complesso serva un “Team di professionisti” ho coinvolto l’Avvocato Anna Maria Abati del Foro di Prato, già attivamente partecipe al salotto sul Bail In e come new entry il Commercialista Simone Berti dello Studio Berti-Vettori.
Il Sole 24 ore ci ricorda che tra le dieci cause più lunghe, in Italia, ci sono le cause successorie. Si pensi che nel nostro paese mediamente sono necessari sette anni per una sentenza di primo grado. Fratelli cresciuti insieme, di fronte a problemi successori, anche per mere questioni di principio, sono pronti a farsi delle guerre legali, che vanno a scapito del patrimonio ereditato. Si pensi al danno che si puo’ creare quando il cespite ereditato sia un’Impresa. I contrasti tra eredi possono azzerarne il valore prima che si arrivi ad una sentenza.
Ovviamente questa non è la sede per risolvere la situazione critica del nostro Stato per quanto riguarda la magistratura, è però vero che possiamo cercare di prevenire queste situazioni.
La pianificazione successoria e i relativi strumenti rappresentano una possibile soluzione, almeno per “ammorbidire” il problema.
In Parlamento c’è allo studio un importante inasprimento delle aliquote successorie, con riduzione delle relative franchigie.
Gli strumenti di pianificazione, trattati durante il salotto sono stati:
• le donazioni;
• il fondo patrimoniale;
• il patto di famiglia;
• il trust;
• la società fiduciaria;
• le polizze a contenuto finanziario e la tcm.
Gli istituti di pianificazione successoria possono rappresentare un utile strumento per evitare l’insorgere delle problematiche sopra rappresentate e per l’ottimizzazione fiscale della successione.
Un accenno è stato fatto alla nuova legge sulle unioni civili, che interviene in tema di diritto successorio ed alla revocatoria “semplificata”, come strumento di maggior tutela per i creditori rispetto agli atti a titolo gratuito e di segregazione.
Rimane il fatto che se gli strumenti di pianificazione, sono utilizzati “in bonis”, ovvero in un momento di tranquillità finanziaria da parte del disponente e con una logica di pianificazione, mantengono a tutti gli effetti il loro ruolo.