Al rientro dalle vacanze estive penso sia interessante soffermarci a parlare di consulenza evoluta.
Il risparmio degli italiani è per il 65% investito in immobili mentre per il 35% nel finanziario. Non ti viene in mente che sia stupido parlare con un assistito solo degli asset finanziari?
La consulenza evoluta mira ad analizzare nel complesso il tuo patrimonio: gli investimenti finanziari, gli immobili, le aziende piuttosto che le opere d’arte. In questo modo è possibile avere le idee più chiare sugli obiettivi di vita dell’assistito e su quelle che sono le sue effettive necessità.
Come posso fare senza la consulenza evoluta a “shakerare” tutte queste informazioni e confezionare soluzioni “tailor made” per l’interessato? La mia professione è sicuramente cambiata e diventata più complessa con il passare dei tempi. Mi ricordo gli esordi al borsino, dove di fatto sostituivo quello che oggi viene fatto da una piattaforma di trading on line.
La complessità di chi si occupa di consulenza evoluta sta invece nel trovare soluzioni per progetti di vita del suo assistito:
- la sicurezza finanziaria al raggiungimento della pensione;
- lo studio per figli e nipoti;
- la casa dei sogni;
- come non disperdere l’efficacia e l’efficienza della propria attività quando questa verrà messa nelle mani dei figli;
- il rapporto tra gli investimenti immobiliari e quelli finanziari per mantenere un equilibrio che eviti per esempio la carenza di liquidità.
Tutte queste risposte arrivano dalla consulenza evoluta.
E’ anche verso che la consulenza evoluta non è per tutti: la differenza non la fa quanti soldi hai investito in banca ma anche la tua sensibilità ad analizzare le tue aspettative di vita.
Gli obiettivi si misurano in anni, pensa che magari tuo figlio o tuo nipote andrà all’Università tra quindici anni, iniziare ora a pensare a come finanziare questa opportunità per il tuo caro, vorrà dire poter sfruttare i mercati azionari e come questi ultimi nel lungo periodo hanno avuto la capacità di dare importanti soddisfazioni.