Debito pubblico italiano, siamo alle soglie dei 3.000 miliardi di debito.
Quali ripercussioni per noi e per i nostri figli?
Già sono evidenti alcuni interventi sulla spesa pubblica, ospedali al collasso con risorse ridotte al minimo e infrastrutture al limite della praticabilità. Ormai è praticamente certo l’allungamento dei tempi di riscossione dei bonus edilizi e si fa sempre più ricorso ai click day, segno che le risorse sono limitate. Inoltre, si osserva una pressante pubblicità per invogliare i piccoli risparmiatori all’acquisto di titoli di stato.
Il nostro debito è sempre sostenibile? Ci sono soluzioni strutturali per ridurlo?
Ovviamente sono domande a cui non abbiamo una risposta certa e proprio per questo motivo invitiamo i nostri assistiti a fare alcune valutazioni sulla pianificazione dei loro investimenti.
La maggior parte degli asset non finanziari degli italiani, per esempio gli immobili, sono detenuti nel territorio italiano ed il loro valore dipende dalla congiuntura domestica.
Il welfare, come ad esempio la pensione, dipende dalla tenuta dei conti pubblici.
I posti di lavoro sono garantiti da Pmi italiane o da multinazionali che hanno una sede fisica in Italia, condizionata alla tenuta delle loro vendite sul nostro territorio. Ricordo come l’Italia, causa anche la lentezza della giustizia e una forte presenza sindacale non sia proprio considerato il posto migliore dove fare impresa.
Il nostro mercato finanziario ha un peso molto più piccolo rispetto a quello statunitense o ai mercati asiatici.
Quando si approccia quindi un processo di investimento è necessario diversificare: non esistono solo la Borsa di Milano ed i Btp, tra l’altro in un momento storico in cui lo spread è decisamente contenuto in particolar modo per quanto riguarda le scadenze brevi.
Nel momento in cui stiamo scrivendo, domenica 19 maggio 2024, la differenza di rendimento tra un BTP ed un Bund tedesco a due anni è di mezzo punto percentuale mentre la differenza di merito creditizio è assai diversa.
In sostanza, oggi non c’è premio a rischio ad investire nel nostro debito pubblico. Al MEF lo sanno e ricorrono ad iniziative che ormai possono attrarre solo i piccoli investitori.